Sabato 19 settembre si terrà nella Barchessa Ovest di villa Venier Contarini di Mira l’incontro-conferenza che chiuderà il ciclo di mostre svoltasi nell’oratorio della villa, curato da Benedetta Marangoni e realizzato da Casa degli Artisti di Milano, che ha avuto inizio con la mostra Stratigrafia (2 maggio), è proseguito con la mostra Mira (6giugno) e si è concluso con Ex Ante (4 luglio).
L’evento inizierà alle ore 15:00 con il saluto di Giuliana Fontanella, Presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete, e gli interventi di Benedetta Marangoni, Claudio Citterio, Diego Morandini, Gianluca Zonca e Nicola Monetti, saranno proiettate le immagini delle mostre precedenti ed in contemporanea sarà ancora visitabile l’ultima mostra.
Casa degli Artisti di Milano è un'attività nata e sviluppata dal 1978 su base teorica e di lavoro di Luciano Fabro e Jole de Sanna che decidendo di attivare e dare nuovo senso agli spazi di un edificio storico situato in Corso Garibaldi a Milano, affermarono l'intenzione di creare un luogo dove fosse possibile per gli artisti il formarsi attraverso l'arte (anche l'artista Hidetoshi Nagasawa condivise l'idea di uno spazio aperto al dialogo e contribuì ad una sua difesa).
Negli anni molti si sono formati nel contesto di Casa degli Artisti e alcuni vi hanno preso parte solo per periodi definiti, abbandonandone poi il pensiero di ricerca.
Casa degli Artisti oggi non dispone più della sede storica e nemmeno delle successive sedi di via Pisino e via d'Apulia a Milano (2008/2013); ciò ha portato in evidenza il fatto che Casa degli Artisti non si identifica in un luogo specifico ma è piuttosto una situazione di dialogo, di formazione e di confronto.
Dal 2011 al 2013 viene proposto, presso l'Accademia di Brera di Milano e la sede di via d'Apulia, Studio Comune: un ciclo di incontri e dialoghi sul lavoro artistico, attraverso il quale si sono avvicinati i nuovi artisti che contribuiscono all'attività odierna.
Casa degli Artisti è un luogo di ricerca dove ciò che viene acquisito è sempre stato trasmesso alle generazioni successive, generando un riconoscimento tra artisti che condividono e sviluppano, attraverso il proprio lavoro, la stessa consapevolezza della responsabilità dell'arte.